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“Per decidere se comprare un libro, aprilo a pagina 69.” — Marshall McLuhan
DREAM. IL SOGNO DELLE FATE
"...«L’hanno inseguita e, che Vostra Maestà mi
perdoni, sono riuscito ad afferrarla solo dopo che aveva
scagliato l’incantesimo. Fortunatamente non ha colpito i soldati.
Non oso pensare cosa avrebbe scatenato Mab se la ragazza dei
sogni avesse colpito i suoi soldati.»
«Avremmo già l’esercito della Corte dell’Inverno alle nostre
porte» concordò Titania, camminando su e giù. «Tuttavia, non è
questo il punto. Come osa Mab venire meno ai nostri accordi?
Avevamo convenuto che la ragazza avrebbe scelto da sola che
strada seguire, che nessuno l’avrebbe costretta con la forza a
venire a Faerie.» Si voltò di nuovo verso Neil. «E la Principessa
dell’Inverno?»
«Nessuna traccia di lei, al confine» rispose il giovane. «Sta
mantenendo fede all’accordo.»
«Bene, bene, almeno di lei ci si potrà fidare.»
«Mab è al minimo del suo potere» proseguì Neil. «Teme che
possiamo usare la ragazza dei sogni per prevalere sulla sua
Corte, forse.»
Titania agitò una mano. «Mab vede sempre complotti
ovunque e mi accuserà sempre di volerle rubare l’amore di
Oberon. Come se non sapesse come stanno davvero le cose.»
Sbuffò. «Ma questa volta è troppo importante che non compia
pazzie. La ragazza dei sogni non ci aiuterà se sarà trascinata a
Faerie con la forza, ne sono certa.»
«Voi siete una sovrana saggia e generosa, Maestà» disse Neil,
ricordando di come già tante altre volte Titania avesse offerto la
possibilità di scelta ai changeling che, attirati dalla magia del
lago, lui aiutava ad affrontare la scoperta di non essere davvero
dei ragazzi umani. Per alcuni era qualcosa di sconvolgente,
l’idea di non essere figli dei genitori che li avevano cresciuti, di
non appartenere al mondo mortale, di avere dei poteri, di essere
costretti a prendere una decisione quando ancora non si era
davvero iniziato ad affrontare la vita. Per lui era stato diverso,
aveva rischiato di morire annegato nel Lago delle Fate e..."